Un percorso che fa crescere, attraversando e superando il dolore
MARIA PROTOPAPA
Ho vissuto il Seminario di Settembre molto concentrata.
Quando partecipo ad un seminario vivo fortemente le esperienze relative ad un argomento trattato in esso.
Per esempio, mi è capitato di vivere la situazione riguardo lo schema che ha proposta Andrea Boni.
Lo schema descriveva che dai samskara (impressioni emotive profonde, radicate nella mente inconscia), attraverso una emozione prodotta da uno stimolo improvviso, come conseguenza della manifestazione dell’emozione non riconosciuta si manifestano perturbazioni nel corpo, riconoscibili come “ansia”.
Ora devo trovare il coraggio di raccontare cosa ho provato in merito a questo, visto l’argomento che tocca il mio vissuto più intimo.
Ero in vacanza al mare io e mio marito, in campeggio. Un giorno mio marito mi fa un complimento dicendo che avevo un bel seno.
In quel momento preciso ho provato un’ansia e una sofferenza così forte che mi mancava il respiro. “Cosa mi sta succedendo?” mi sono chiesta.
Non ho detto niente a mio marito, ho continuato a fare dei lavori nascondendo il mio profondo disagio. Poi sono andata a fare un giro nel verde e dopo pochi minuti, dal nulla mi è arrivata l’intuizione: l’origine di quell’ansia.
Per elaborare questo vissuto ho intrattenuto un colloquio interiore, che mi ha donato empatia e che desidero rappresentare di seguito attraverso la mia controparte, che la chiamerò alleata di Mery(A), e appunto me stessa, Mery (M)
M: cara A ho capito da dove proviene la mia ansia, sai ho il respiro accelerato;
A: ti comprendo Mery, sento il tuo dolore e sento anche la profondità di quel dolore, raccontami
M: mi è apparsa l’immagine di quando mio padre mi aveva detto “ che belle tette che hai”. Io avevo paura, no anzi terrore e vergogna. Che brutta sensazione. Come è possibile che ancora sono soggetta a queste vritti? Per quanto tempo ancora tutto questo vissuto mi farà soffrire?
A: capisco cara, ti sono vicina, posso dirti che è normale. Possiamo avere tanti strati da rimuovere quindi quello che ti è successo va bene, cosi lo possiamo lavorare.
M: grazie della tua comprensione, ne avevo bisogno.
A: te la senti di raccontarmi come il tuo stato mentale ha lavorato in quel momento?
M: ora che me lo chiedi ho chiaro la dinamica che ho vissuto, praticamente nel momento che Claudio mi ha fatto quel complimento in realtà lo vivevo come se lui impersonasse mio padre, e quindi agganciata al passato; era come se vivessi di nuovo quel vissuto.
A: comprendo intimamente quello che mi hai detto, hai centrato la vera sensazione che hai provato. Mi sembra di capire che stai facendo chiarezza in te stessa.
M: si, cara, ora mi è chiaro.
A: cosa puoi fare per sganciarti dal passato. Ora sei adulta lo sai, in che modo la tua coscienza si può sentire libera da questi pesi?
M: rendendomi conto che non è vero che Claudio è mio padre, la proiezione nel passato è una falsa realtà. Ora sono grande posso occuparmi seriamente della mia persona. Sai ora, cara, sento che la rabbia mi sale, è tanta e tutta rivolta a mio padre. Inoltre vedo che i miei fratelli vanno d’accordo con lui, e questo mi fa aumentare ancora di più la mia rabbia.
A: vorresti che i tuoi fratelli ti fossero solidali e rifiutassero il loro padre?
M: si, lo penso con forza, sono arrabbiata anche per questo.
A: ora ti chiedo una cosa importante, vorresti davvero che i tuoi fratelli vivessero un disagio con tuo padre dove, si creerebbe un malessere in loro, combattuti fra scegliere te e tuo padre? I tuoi fratelli non hanno avuto la tua esperienza e vanno d’accordo con tuo padre, come mai dovrebbero rifiutarlo e creare così in loro un problema?
M: certo, io voglio bene a loro e non vorrei vederli soffrire, la mia rabbia ha accecato il mio sentimento per loro. Mi dispiace di aver provato rabbia per loro. Dammi un momento di introspezione in modo che la accolgo e ci respiri A: come ti senti ora?
M: la rabbia ha perso di potenza e ho pensato a Dio che è amore
A: sento in te una nuova energia che ti attraversa
M: l’amore per i miei fratelli ha fatto in modo che io risentissi il mio cuore. Questo condizionamento mi ha fatto capire che la mia voglia di crescere non deve incrinarsi se mi succede qualcosa che mi fa soffrire ancora. A: per me è importante che ti dica che Dio ti ama incondizionatamente.
M: si lo sento sempre di più e non voglio allontanarmi da Lui.
A: Grazie Mery
M: grazie Mery