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Quando si aprono nuove prospettive

ALESSANDRA CORA'

Il Prof. Ferrini a Verona, 19-20 Maggio 2018, nel seminario sulle emozioni intitolato “L’arte di diventare persone capaci di amare” ha esordito con: “ Le emozioni è necessario educarle”!

Per questo sarebbe importante iniziare ad erudire alle emozioni i bambini, studi neuroscientifici attestano che le mappe emozionali a tre anni sono già strutturate, quindi il compito che spetta agli educatori è grande ed impegnativo, devono essere loro stessi un modello di coerenza, che insegna soprattutto con l’esempio, perché nel mondo delle emozioni e delle relazioni si deve entrare in punta di piedi. Le premesse che il Prof. Ferrini ha dato sono state il presupposto di un lavoro molto profondo sulle emozioni, e le strade che ci ha offerto non sono state convenzionali e già viste, attraverso la sua grande esperienza propone sempre nuove modalità di osservazione dell’argomento per dare modo ad ognuno di lavorare su se stesso e avere poi nuovi strumenti, per quanto riguarda i counselor, da portare nella relazione di aiuto.
La visione che è stata offerta riguardo alle emozioni parte da una frase che ha colpito tutti, breve e di un’intensità potente: “Maschi e femmine si nasce, persone si diventa!”
Questa primaria dualità della nostra vita incarnata è fondamentale per osservare il mondo emozionale e per farci comprendere quanto la parte maschile e femminile siano presenti in ogni essere umano e quanto lavoro su noi stessi abbisogniamo per armonizzare queste forze.
Personalmente mi si è aperto un mondo di connessioni e collegamenti dando prova ulteriore di quanto la scienza dello Yoga sia potente e sottile, permettendo a tutti una visione a 360 gradi dell’essere umano. Guardare alle emozioni da questa prospettiva, consente di osservare meglio i nostri comportamenti e quelli degli altri, senza giudizio o dicendo che una parte e meglio dell’altra, notando quanto ci sia bisogno di femminile e maschile in ogni essere umano per una vita armoniosa verso la felicità.
Ad un’attenta osservazione, questa dualità ci mostra che la parte maschile è razionale, mentre la controparte femminile è intuitiva, il maschile è identità, ruolo, mentre il femminile accoglie, ingloba, il maschile definisce, il femminile è sentimento. La modalità con cui il Prof. Ferrini ha offerto questi insegnamenti mi è arrivata come una folata di vento che improvvisamente spalanca le finestre e ho visto la bellezza di questa dualità, che nella differenza ci accomuna, perché nessuno ne è sprovvisto e se fossimo educati ad osservarci meglio nelle nostre emozioni, e a questo sapere, forse incapperemmo in minori sofferenze. Immediatamente mi sono arrivate immagini della mia vita, perché la conoscenza serve a riconoscere le proprie insofferenze per poterle poi trasformare, e dopo averla esperita verrà naturale riconoscerle anche negli altri, dando modo come counselor di offrire poi spunti di riflessione e valorizzazione.
La domanda che è sorta in me è stata: quanto ho alimentato per tendenze ed esperienze la mia parte maschile, reprimendo la mia controparte femminile?
La risposta è arrivata chiara: molto… ed è stato chiaro anche che per gli strumenti che avevo non potevo fare diversamente, mi sono aggrappata inconsciamente a quella parte che ho presupposto fosse più forte e che poteva darmi maggior possibilità di stare nel mare magnum della vita. Infatti, la mia razionalità si è spesso scontrata con quella parte intuitiva e di sentimento che molte volte ho soffocato. Certo, ora vedo perché so e perché ho scelto di guardare verso altre strade, e quindi basandomi sugli spunti ricevuti in merito a questa dualità riesco a comprendere come certe emozioni siano state più difficili da gestire: la rabbia e la sua conseguente impulsività, il mio voler dare risposte a tutto; quante volte sarebbe stato necessario lasciarsi andare, far fluire quel sentire intuitivo che parlava dolcemente e che per paura di sbagliare non ho ascoltato. La razionalità è necessaria, come l’intuizione, il gioco a cui tutti siamo chiamati è l’armonizzazione, perché l’Amore come diceva in Prof. Ferrini non ha ragionamento, tuttavia se a piccoli passi ci affidiamo al dialogo e alle parole che arrivano dal cuore, possiamo trasformare ogni istanza duale, magari non ci riusciremo in questa vita, tuttavia la prospettiva di arrivare prima o poi a questa meta fa sì che gli occhi si aprano alla bellezza del nostro essere maschile e femminile e alle emozioni così, più consapevoli, continuiamo a camminare sulla strada della vita.