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Perché un Corso di formazione in Counseling con approccio Bhaktivedanta?

DI ANDREA BONI

Premessa

Perché un Corso di Counseling e perché proprio un Corso di Counseling Bhaktivedanta? Vedete, oggi ci sono davvero tante proposte formative, corsi di ogni tipo, ma perché proprio con approccio Bhaktivedanta?

L’India antica, l’India tradizionale, ci insegna i fondamenti della vita umana, i fondamenti della relazione, che giacciono nell’empatia, nell’Amore incondizionato, nell’Amore privo di motivazione egoica. In effetti l’Insegnamento esoterico che è alla base dei principi enunciati delle Scritture Sacre Indiane è proprio questo: il rapporto di Krishna con Radharani e di Krishna con le Gopi ci offrono questa visione di Amore, che è bisogno dell’anima. Senza entrare nel dettaglio del profondo Insegnamento spirituale che è alla base della visione esoterica dell’India Antica, dei Veda, possiamo vedere che sostanzialmente lo Yoga insegna la Relazione.

Yoga è Relazione!

La relazione ultima, la relazione ontica, primordiale, quella con Dio. Yoga significa relazione, ma Yoga significa anche equilibrio, equanimità, arte dell’agire, arte del comunicare e tanto altro.

Yoga è NON VIOLENZA

Verbale e fisica.

Abbiamo bisogno di tutto questo oggi?

Altroché!

Oggi più che mai c’é un forte bisogno di imparare a comunicare e a relazionarsi in modo sano, costruttivo, non-violento, per capirsi, orientarsi, comprendersi, comprendere diversi punti di vista, sganciarsi da schemi rigidi che ci impediscono di vedere e ascoltare l’altro, orientarsi e trovare il Senso, il Senso di appartenenza, il Senso del nostro vivere e relazionarci.

Come possiamo ritrovarci se non ritroviamo l’altro, il “diverso”?

C’é bisogno di integrazione tra culture, non di separazione, di ascolto, comprensione, empatia, uscire fuori dagli schemi di una mente condizionata.

Perché un percorso di formazione in Counseling?

Il percorso di formazione in Counseling del Centro Studi Bhaktivedanta è basato sulla Psicologia e sulla Spiritualità dello Yoga. Questo significa che utilizza metodi e funzioni che sono suoi propri, peculiari e specifici che lo rendono unico rispetto al panorama formativo nell’ambito della relazione di aiuto. Per la sua peculiarità, utilizza contenuti specifici della Tradizione Yoga, che ne denotano i confini anche nei confronti di altre discipline affini. Tali contenuti sono orientati all’applicazione nell’ambito della relazione di aiuto e quindi riguardano lo studio dei bisogni, delle emozioni, della relazionalità, della comunicazione, dei metodi per l’armonizzazione interiore, dell’empatia, e tanto altro in questo contesto.

L’obiettivo del Corso di Counseling è:

Imparare ad ascoltare l’altro nelle sue istanze, porsi con un’attitudine di sincero interesse per la sua storia, per quello che la persona è, in tutte le sue componenti e, attraverso l’ascolto, porre domande di approfondimento (fase I del colloquio), offrire prospettive di cambiamento, ispirazione ed incoraggiamento (fase II del colloquio). Attraverso le domande ed il processo maieutico avverrà l’incontro, che è un incontro tra anime, osservarsi da nuove più elevate prospettive e quindi trovare le risposte ai quesiti interiori che procurano dis-armonia interiore, sofferenza. Nel fare questo, attraverso l’ascolto, l’uso delle domande e la capacità del Counselor di facilitare il cliente a rilevare sue contraddizioni, per il cliente sarà di aiuto comprendere le emozioni ed i bisogni sottesi poiché il manifestarsi dell’emozione sottende la presenza di memorie emotive (samskara) che, in quanto tali, spesso sono generatrici di sofferenza. In effetti, mentre il dolore è un sentire oggettivo, determinato da un evento traumatico, la sofferenza è la conseguenza soggettiva dovuta alla mancata o distorta elaborazione del dolore stesso; perciò il manifestarsi del moto emozionale indica che è iniziato il percorso di avvicinamento al centro da cui scaturisce il problema portato dal cliente, ovvero al trauma/dolore non elaborato. Prendendone consapevolezza e contestualizzando il dolore all’interno di un percorso evolutivo e quindi attraverso una visione più ampia del contesto dell’evento stesso, il cliente può trovare strategie di miglioramento, nuove scelte evolutive e così procedere sereno e nella consapevolezza.

Possiamo affermare che la formazione in Counseling è sostanzialmente non formale e prevede necessariamente uno sviluppo interiore personale.

Contenuti
I contenuti del Corso di Formazione in Counseling hanno fondamentalmente due connotazioni:

teorico e
pratico.

L’ambito teorico riguarda la teoria della comunicazione, della relazione, la psicologia e la filosofia dello Yoga, soprattutto per ciò che concerne l’ontologia, la struttura della personalità, con particolare attenzione alla teoria dei kosha (degli involucri, che è alla base dell’ayurveda), e quindi allo schema della personalità, incluso lo schema della percezione secondo la filosofia samkhya-yoga. Nell’ambito della teoria degli involucri si fa riferimento al corpo sottile ed al corpo pranico, ed in questo senso è naturale il riferimento al prana ed ai chakra/marma, come centri energetici che regolano la comunicazione tra il corpo spirituale, il corpo sottile (componenti cognitiva ed emotiva) ed il corpo grossolano.

Gli esercizi della parte esperienziale del Corso di formazione sono pensati specificatamente come strumenti di auto-ascolto per il counselor e di sviluppo della relazione con il cliente. Si pratica un po’ pranayama (15 minuti circa per ogni WE, come rilassamento), si eseguono molti esercizi a livello di comunicazione e ascolto (in coppia, in triadi ed in gruppo, circa il 50% dello spazio formativo di ogni WE), con alcuni esercizi di bioenergetica (circa 20 minuti per ogni WE, per la pratica della consapevolezza emozionale) ed esercizi di visualizzazione meditativa. La pratica di esercizi base di bioenergetica sono introdotti per dare la possibilità ai partecipanti di sviluppare una minima consapevolezza del corpo e delle emozioni. Questo breve spazio di movimento corporeo-energetico è introdotto per integrare il gran tempo passato seduti, e per armonizzare le funzioni razionali con quelle emotivo-corporee. L’armonizzazione dei Chakra che sono presi in considerazione in un ciclo specifico di incontri, per la peculiarità di come sono trattati, è affrontata da un punto di vista dello studio di sé, della comunicazione, della relazione, con l’uso della visualizzazione come pratiche “yoga”. Il fine è proprio quello di far risaltare la connotazione specifica del Counseling Bhaktivedanta, che è ricerca della connessione (yoga), della semplicità della vita, della gioia interiore. La maggior parte degli esercizi utilizzati (più del 50% del tempo) sono a dinamica attiva (role-playing, teatro di improvvisazione, condivisioni in diadi, triadi, ecc.) o simulazioni di colloqui, visione di video di colloqui e condivisioni.

Possiamo infine riassumere che il cuore della professione di Counseling che lo rende peculiare rispetto ad altre professioni affini è costituito da:

- umanità, empatia, spiritualità
- esempio personale del Counselor
- il Counselor non può chiedere al cliente ciò che egli non fa (coerenza)
- Filosofia e missione di vita
- Il Counselor è un portatore sano e autorevole degli insegnamenti che vive attraverso le sue coerenti azioni nel mondo
- Non si separa mai l’umanità dalla professionalità.

Questo articolo è un sommario di una lezione svolta in modalità WEBINAR il 20 Giugno 2018, che è possibile visionare in differita:
Clicca qui per vedere il video