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Chi sono?

SETTEMBRE 2017 - LE TIPOLOGIE DI PERSONALITA' SECONDO L'AYURVEDA

Uscita da un periodo emotivamente e fisicamente provato, ho partecipato con maggior serenità e la mente più libera.
E’ stato molto pratico, infatti di teorico non è stato fatto molto, sono stati fatti molti esercizi.
Esercizi per stimolare l’autoconsapevolezza:

- chi sono?
- dove sono?
- quali difese sto agendo?
- come siamo costituiti?


Osservarci a vicenda per scoprire le caratteristiche dei guna e dei dosha, pur con difficoltà ed incertezza, viste le primissime armi.
Quello che ogni volta mi rende stupefatta è che, nonostante tutto, chi affiora sempre in prima battuta nella mia esistenza è ahamkara, il falso ego, la distorsione del sé, sempre lui.
C’è molto bisogno di autoconsapevolezza.

Mi hanno colpito in particolare due esercizi: la calamita
La persona, che non a caso si è fermata innanzi a me, era tutt’altro rispetto a ciò che desideravo in quel momento, esattamente l’opposto.
Non c’è stato modo di attrarre o empatizzare. Era evidente che, a causa di forti condizionamenti e ferite ancora urlanti, non ero in grado di centrarmi e di uscire dai miei schemi, per quanto ce la mettessi tutta, ero in una relazione di opposizione, anche se non stava accadendo nulla tra me e il mio compagno di esercizio. In vero stava accadendo di tutto su di un piano sottile, perché quella presenza mi evocava odori e gusti o disgusti molto intensi, era quindi una continua proiezione di me, una vecchia ripetizione di un disco rotto, che gira sempre sulla stessa traccia. Sentivo il tipo comportamentale, a me opposto, stridere forte, mi sentivo in pericolo e la mia strategia era dvesha (di repulsione).
Prendere atto che condizionamenti ancora molto forti governano completamente la mia esistenza è il primo passo da accettare.
In un altro esercizio mi sono resa conto che ero entrata in una relazione affine…..non avevo nulla da dimostrare, nulla da temere, un tipo comportamentale vicino, e soprattutto un’energia che non rappresentava per me un pericolo.
Lì sono entrata nell’esercizio nella profonda verità di me, era tutto diverso, la facilità, la serenità, la libertà di poter essere me stessa, niente di diverso. C’erano delle domande a cui rispondere, domande esistenziali molto forti, c’era ben poco da chiacchierare, da mentalizzare, da ricordare, da esternare, lì c’era solo da stare, da stare con quello che c’era un’emozione di tristezza, malinconia, scoramento, ma anche sollievo, leggerezza…chi sono io? Per sapere chi sono posso solo scivolare fuori da tutti quegli strati di belletto, di insignificante ed effimero senso materiale che mi sono data. Identificata si …. In strutture traballanti, grottesche maschere surreali fatte di difese, schemi, cioè non c’è nulla di ciò che sono veramente…nulla….ecco perché stipati nei nostri egoici schemi siamo tutti uguali in opposizione o affinità, nella duale corsa alla falsa felicità.
Paura che ti fa essere debole, tristezza che ti toglie ogni forza, felicità che ti illude di essere arrivato da qualche parte, arrivato dove? Non siamo mai veramente partiti, mai, è proprio vero, la relazione è una terza presenza che serve per ricordarci l’unica relazione vera che abbiamo dimenticato.
Quella con Dio il creatore.
Possibile che io parli alla fine sempre di Lui? Sono giunta alla conclusione che non c’è altro di cui parlare che ne valga veramente la pena, che illumini, che sveli, che aiuti a risvegliare la nostra vera natura….tutto il resto sono stampelle o effimere e anestetizzanti chimere.
Non so cosa sia successo ai miei occhi in questi giorni, ma quello che vedo è un gioco buffo e ridicolo in cui ogni giorno ripetiamo schemi e azioni automatiche e abitudinarie, in cui spegniamo energie vitali per raggiungere la fine del giorno avendo fatto cose banali, della materia, fine a se stessa e se non ci svegliamo rischiamo di non aver saputo fruttare questa vita.
Mi sento molto dura nello scrivere queste parole, non riconoscendomi più nella mia natura dolce, fragile e delicata. Ma la vita mi ha rimbalzato come una palla da gioco in questi mesi e mi sta urlando: Lucia svegliati…svegliati! Tira fuori quella forza che c’è dentro di te da contrapporre al mal-essere, all’oscurità di occhi velati che ti trascini dietro.
Sento che la mia energia vitale è bloccata da qualcosa, c’è un blocco in particolare che mi tiene ferma, sofferente.
Sento che ……

Essere buoni non è buonismo.
Essere puri non è ingenuità.
Essere amorevoli non è sentimentalismo.
Essere devoti non è essere spiritualoni.
Essere empatici non è provare simpatia.

C’è una linea di confine molto sottile tra il falso ego e il vero Sé, eppure sembra un’abisso immenso….. C’è una linea di confine molto sottile tra pensare di essere buono ed esserlo veramente….e’ un gusto diverso.
È facile cadere, è facile credere di essere nella giusta via…..è facile farsi manipolare dalle strategie dell’ego.
Il discernimento è una qualità essenziale di cui necessito in questo momento.
Esso nasce dalla pulizia dello specchio delle mente e solo Harinama Japa (meditazione su mantra) può fare questa operazione di bonifica.
Cantare e pensare al nome di Hari costantemente con nel cuore il fervente desiderio di poter parlare finalmente con Dio, di avere Dio al proprio fianco come forza e alleato potente, come Arjuna ebbe Krisna nel campo di battaglia della sua iniziazione spirituale….

Non pensare che qualcuno da fuori ti protegga….
Non pensare che qualcuno da fuori ti aiuti,…

Ciò che può fare la differenza sostanziale è una forza superiore che sia dentro e fuori e all’intorno, sopra e sotto, vicina e lontana, una forza che oltre al caldo abbraccio dell’amore abbia anche la forza della lotta al male, perché “signori miei” il male esiste….., e come fece il Signore Nrisimhadeva (una forma del Signore metà uomo e metà leone) questo male va liberato, che la sua fine sia la sua pace.

Con gratitudine Lucia, dalla Sede del Veneto.

Ps: Ho osservato di aver lasciato tanti puntini di sospensione in questa riflessione….. perchè percepisco che ciò che “è” rispetto a ciò che inizio a “vedere”, ha dimensioni tali che la mia mente non può contemplare….