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Libertà

NOVEMBRE 2017 - AFFINITA' E OPPOSIZIONI NELLE RELAZIONI AFFETTIVE 

“Diventa uomo libero”. Questo e' stato l' invito che ha fatto il berbero nel deserto al protagonista del film”Mine” che abbiamo visto durante il seminario. Questo invito mi ha riportato indietro di diversi anni quando durante un laboratorio di danza Sufi, sono riuscita a roteare su me stessa per 15 minuti anche grazie a un mantra che avevo trovato durante quel seminario: libertà.

Durante il mio viaggio della vita, uno dei miei obiettivi principali è quello di liberarmi da costrizioni, aspettative, sensi di colpa, rimpianti, rimorsi e paure.
Paura di non essere adeguata, di non essere all’altezza, paura della solitudine, paura della mancanza di affetto, paura della mancanza di riconoscimento, paura di morire.
Alcune volte mi ritrovo all'interno di scelte che mi appaiono troppo grandi per me, le percepisco come sfide e mi domando: come ci sono finita? Come ho fatto a scegliere di stare in quella situazione dato che non sono in grado di gestirla? Me lo domando quando la paura mi attanaglia, mi rende triste e con il desiderio di fuggire.
È come se la mia anima mi guidasse, nonostante me e i miei freni verso delle realtà che sono step, sono come scuole di vita che possono farmi vedere. Mi guida verso incontri che sono importanti per me per crescere e smuovermi dalla mia pigrizia e, alcune volte, letargia.
Grazie anche a questo seminario ho potuto vedere le mie paure e realizzare che, se le trasformo, divento "donna libera”. Questo è il mio grande obiettivo a lungo termine con una serie di obiettivi e step intermedi.
Per esempio, riuscire a diventare una brava counselor mi porterebbe a liberarmi da diverse paure.
Durante le lezioni ho avuto la possibilità d'immaginarmi più volte di essere in una situazione “counselor-cliente”, sia durante le lezioni frontali che durante gli esercizi pratici.
Ho compreso che se riesco a vivere nella mia immaginazione dei colloqui che potrebbero accadere, posso predispormi prima a ciò che potrebbe succedere.
Degli step necessari per aumentare la consapevolezza sono quelli di scegliere di stare nel turbamento e in questo periodo mi è successo spesso di aver scelto di starci.
Ho cominciato a fare a me stessa alcune domande che farei ad un ipotetico cliente, per entrare meglio dentro di me, per sentire quale emozione stavo provando.
Mi sono chiesta al seminario e in questi giorni, soprattutto durante la sofferenza: come mai sono così affezionata a questo dolore? Che cosa m'impedisce di trovare un senso?
Alcune volte sarei voluta fuggire e per qualche secondo l'ho fatto ma poi mi rimaneva la curiosità di vedere cosa c'era oltre quella sofferenza, perché ero certa che avrei trovato una risorsa, una parte di me che mi sarebbe piaciuta e che mi sarebbe stata utile. Alcune volte sono riuscita a vedere meglio la direzione, a trovare il coraggio per dire quello che era necessario con rispetto e gentilezza.
Alcune volte sono riuscita ad aprire porte attraverso domande e... smettere di soffrire.
Come ho fatto? Dopo aver trascorso del tempo a “stare” in quell’emozione ,l'ho semplicemente accettata come parte integrante di me e dopo ho fatto altro: un dolce per mio figlio ,studiare, mandare un messaggio di amicizia a qualcuno che in quel momento sentivo collegato a me.
Le mie energie le ho convogliate in qualcosa che per me era importante.

Tanya durante una sua lezione ha detto:
“La volontà si risveglia con il desiderio e il desiderio si muove con la motivazione”.
Alcune volte ho dovuto risvegliare la volontà riaccendendo il desiderio,
il desiderio di sapere,
il desiderio di stare bene,
il desiderio di far star bene,
il desiderio di cercare quel SE’,
per andare nella direzione che mi porti alla trasformazione,
per diventare strumento di amore,
per costruire relazioni evolute,
per diventare donna libera e portatrice di amore.

Laura, dalla Sede della Toscana