Skip to main content

Riflessioni sulla Morte ed il dolore a seguito del Seminario di Febbraio 2019

ROBERTO FUMAGALLI

Quando ero bambino sentivo spesso dire che dovevo fare il bravo perché altrimenti non sarei andato in Paradiso. Mi dicevano che dopo la morte ci sarebbe stato un ricongiungimento a Dio che avrebbe deciso le mie sorti e sarei potuto andare in Paradiso.

Ho scoperto poi che per altre filosofie c’è una continua evoluzione nelle varie vite il cui termine è il ricongiungimento all’ UNO

A fronte di tutto ciò, mi sono chiesto, in alcune mie riflessioni, perché temiamo così tanto la Morte e perché ci fa così paura. Come mai non aspiriamo ad arrivare a quel momento con la giusta preparazione per avere la possibilità di unirci a Dio? Perché cerchiamo i misteri della nostra esistenza ed abbiamo così paura di riconnetterci?

Ed io? che rapporto ho con la morte?

A 16 anni ho incontrato un suo volto, un amico morto in un incidente con la moto, la morte corporea.

A 21 ho sperimentato, alla fine del Militare, la “morte” delle relazioni, degli affetti con le persone con cui avevo condiviso 24 ore della mia giornata per un anno e che se ne tornavano a casa. Tutto sarebbe finito li !

Vedendo il film di Moretti, “La stanza del figlio” ho rivisto questi due eventi, la morte fisica del figlio e la morte “vitale” dei genitori.

Sono rimasto colpito più dall’annientamento dei genitori che dal loro dolore! Ho visto la morte dell’amore per la vita !! Perché continuare a stare nel dolore, senza la voglia di elaborarlo cercando di diventare proattivi?

Un giorno mentre, stavo correndo, mi è arrivato questo pensiero … Per fortuna che ci sei Morte! Ho la speranza, che se dovessi soffrire, non soffrirò in eterno. Ho la speranza che, grazie a te potrò avere una nuova possibilità e giocarmi di nuovo le mie carte.

Un giorno mio padre, che ho sempre pensato non fosse alla ricerca di nulla e che non ho mai avuto l’occasione di conoscere, in un discorso su una persona avida se ne uscì con queste parole: “Arriviamo con niente e ce ne andiamo con niente”

Illuminante !! Dove era stato fino a quel momento?

Ho preso coscienza ed esteso quella frase …. Abbiamo un tempo limitato in cui sperimentare e fare errori per evolvere, non abbiamo tempo per essere egoisti, litigare con il prossimo o stare nella rabbia e nel rancore perché la morte è lì per farci vedere quanto è bella la vita. Purtroppo me lo dimentico spesso

Mio Padre è morto qualche anno fa, se n’è andato nel suo stile, nella pace, nel silenzio e senza sofferenza. Non ho pianto, non ho sofferto ma ho voluto ricordarlo con le sue parole “Arriviamo con niente e ce ne andiamo con niente”. Mi sono chiesto fino a questa sera se fosse normale il mio comportamento finché non ho sentito il messaggio vocale della tua amica. Mi è arrivato come amore allo stato puro, la consapevolezza istantanea della bellezza e dell’opportunità di quel momento per la persona a lei cara.

Grazie Andrea per avercelo fatto ascoltare, è quello che ti ho detto alla fine …. Finalmente ho dato una risposta alla mia domanda era quello che non ti ho detto.

Stavo ascoltando della musica su youtube, sono partito con la Verità di Brunori Sas e poi ho lasciato continuare da lì i titoli e mentre ti scrivevo della telefonata ho guardato il titolo e …..

https://www.youtube.com/watch?v=bhsKF4Yo14s

Ci sarebbero tantissime riflessioni da sviscerare ancora su questo tema e su quello del dolore …. Ma un po’ per volta … ho già scritto tanto e sai che non lo faccio spesso …

Buona Notte

Roberto