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È forse un nuovo inizio?

LAURA COLLA

La sveglia suona. Ci si alza. Rumori di passi frettolosi per la casa. Luci che si accendono. I gatti che accorrono “E’ ora della pappa”. Una tapparella si alza. Voci in corridoio. “mamma sto uscendo” “Ok buona giornata, a che ora torni?” “Non so poi ti chiamo, buona giornata anche a te”
Un bacio da lontano, da prendere al volo. Gli sguardi a malapena si incrociano.
L’appuntamento è per la sera. A casa, dove finalmente possiamo mangiare insieme e raccontarci la giornata. Di giorno tutti fuori, il lavoro, la scuola, gli amici, lo sport.
Le giornate volano, le settimane anche, nel vortice di mille cose da fare.
Anche adesso la sveglia suona. Ci si alza, ma ad orari diversi.
Niente scuola, niente lavoro, niente amici, niente sport.
Ma proprio niente?
Fuori il silenzio, per le strade non c’è nessuno. Nel parco un cane corre felice, finalmente senza museruola tanto non c’è nessuno.
Anche i passi in casa sono più leggeri, nessuno ha fretta. Ci guardiamo e ci sorridiamo, ci auguriamo il buongiorno e ci abbracciamo. Almeno questo noi che viviamo insieme lo possiamo fare. E facciamo colazione insieme e ridiamo di prima mattina.
E ci guardiamo negli occhi.
Conosco lo sguardo delle mie figlie. Maria, i suoi occhioni grandi e scuri, il suo sguardo delicato e curioso vivace, attento, prende la vita per come viene, accogliendola e lasciandosi anche guidare. Studia sul terrazzo, sotto il sole, ogni tanto ci guarda, ci sorride e con lo sguardo tenero allarga le braccia desiderosa di un abbraccio. Ha ancora tanto amore arretrato da ricevere dalla vita e sembra voler fare il pieno in questi giorni.
Mayra con lo sguardo sempre un po' corrucciato e pensoso, impenetrabile a volte. La sera che ci ha annunciato che non sarebbe andata in pasticceria il giorno dopo per via della chiusura dei negozi ha aggiunto con espressione sconsolata: “come faccio ora, non vi sopporterò a casa tutto questo tempo” “neanche noi ti sopporteremo” ho aggiunto io ridendo. Ma il suo sguardo è luminoso, anche ispirato direi. Oggi, nella sua camera, sempre sottosopra come le sue emozioni, ha preso posto su una parete un magnifico elefante con due girasoli. Disegnato e dipinto da lei. Era nel flusso. Una creatività che ha trovato lo spazio per uscire, impetuosa e libera.
E’ un niente pieno di tutto, di abbracci pieni e sentiti, di giochi insieme, di sguardi profondi e di gesti semplici di grande amore, di risate e di riflessioni profonde.
E’ forse un nuovo inizio?