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Imparare l’arte della meditazione guidata per aiutare se stessi e gli altri attraverso la formazione in Counseling

 

 di Andrea Boni

Lo scorso fine settimana, 5-6 giugno, si è svolto un seminario di formazione avanzata in counseling, a cui partecipano tutti coloro che hanno terminato un triennio formativo nell’ambito del Counseling, o di discipline olistiche, collegate alla sfera dell’ascolto, del sostegno e dell’accompagnamento umano e spirituale.

Infatti, lo scopo dei percorsi formativi in Counseling del Centro Studi Bhaktivedanta è quello di formare persone che sappiano accompagnare con umanità e avendo come fulcro lo sviluppo spirituale dell’individuo.

Oggi è quanto mai importante introdurre questi concetti, anche per professionisti che operano in altri ambiti della cura e del prendersi cura delle persone. Senza umanità e compassione è molto difficile curare.

La mera somministrazione di cure di qualsiasi genere che operano a livello fisico-biologico, se non accompagnate da un attento e profondo ascolto, dando dignità all’umano che è nell’altro, non può sortire effetti benefici e duraturi. In questo senso, il ciclo 2021 riguarda la pratica della meditazione guidata proprio nell’ambito dell’applicazione in un colloquio di counseling.

Nel modulo di giugno abbiamo affrontato, in un clima gioviale, empatico e di condivisione, i seguenti importanti temi:

  • come allineare corpo, mente e spirito
  • come facilitare un processo trasformativo interiore


In particolare, sabato mattina abbiamo visto insieme alcuni passaggi ed esercizi per la corretta predisposizione di corpo, mente e spirito, mentre nel pomeriggio abbiamo fatto riflessioni in merito ai pensieri disturbanti che ottundono la visione della Realtà, quella vera, non offuscata da condizionamenti e false identificazioni.

Abbiamo condiviso che sono proprio le percezioni distorte che impediscono di vedere la luce.

L’oscurità è mancanza di luce, quindi per “vedere" è sufficiente compiere un atto volitivo per accendere la luce.

Per questo la visione Yoga è soprattutto accendere la luce.

Cosa significa accendere la Luce?

Significa compiere un passaggio trasformativo per modificare lo stato emozionale, il punto di vista.

Nello Yoga, sadhana pada di Patanjali, sutra 33-34, è scritto:
YSII:33. vitarkabadhane pratipakshabhavanam

vitarka: fantasia, immaginazione
badhane: opprimente, ostacolante, molesto pratipaksha: lato opposto
bhavanam: concezione, immaginazione, pensiero

Traduzione: “[Per contrastare] le fantasie o i pensieri ostacolanti, [si deve meditare] su quelli opposti, contrari”.

YSII:34. vitarka himsadayah krtakaritanumodita lobhakrodhamohapurvaka mridumadhyadhimatra duhkhajnananantaphala iti pratipakshabhavanam

vitarkah: pensieri, fantasie
himsa: ostili, ingiuriosi, violenti
adayah: e così via
krita: fatti, compiuti
karita: generati, causati, provocati (da altri)
anumoditah: approvati, accettati (quando provocati da altri) lobha: avidità
krodha: collera
moha: illusione, stupidità
purvakah: precedente
mridu: lieve, delicato
madhya: medio, moderato
adhimatrah: intenso, acuto duhkha: sofferenza, dolore ajnana: ignoranza
ananta: senza fine
phalah: frutti, risultati
iti: così, di conseguenza
pratipaksha: lato opposto
bhavanam: inclinazione, concezione, sentimento

Traduzione:
“Pensieri ostili, violenti, ed altri [pensieri, azioni o parole che causano dolore], compiuti in prima persona o generati da altri o [semplicemente] approvati, mossi da avidità, collera e ignoranza, qualunque sia il loro grado: lieve, medio o intenso, danno come risultati ignoranza e sofferenza senza fine. Perciò si dovrebbero coltivare le inclinazioni opposte”.

L'esercizio proposto da Patanjali può sembrare banale, ma non lo è affatto.

Per eliminare dalla mente i pensieri negativi o gli atteggiamenti che sappiamo ci arrecano sofferenza, è importante imparare, tramite l’esercizio costante (abhyasa), a concentrarsi sui pensieri o sui comportamenti opposti.

Questo insegnamento ha moltissime applicazioni, come, ad esempio, fare continuo esercizio per soffermarsi sulle caratteristiche costruttive, sulle qualità delle persone o delle situazioni, oppure eliminare dalla mente un pensiero capendo che ci farà soffrire e che in quel momento abbiamo bisogno dell'atteggiamento opposto.

La violenza, anche e soprattutto nei pensieri, oltre che nelle parole e nelle azioni, e tutte le loro conseguenze, possono avere sfumature e gradazioni diverse; pensare ad una violenza verbale ad esempio, non è come compiere una violenza fisica, ma, comunque, quale sia la gradazione, l'unica certezza è che questi comportamenti causeranno sofferenza, seppure secondo una scala di sfumature crescenti.

Per questo motivo, essendo la struttura psichica dell’essere umano pianificata per l’evoluzione spirituale, attraverso esercizi di pratica meditativa guidata, è possibile imparare a visualizzare il comportamento ideale, quello sano, evoluto, che ha le sue radici in un agire virtuoso, per il bene proprio e dell’altro.

Coltivando inclinazioni, pensieri e azioni costruttivi, collegati alla sfera dell’Amore, del perdono, avremo un effetto positivo sulla realtà che ci circonda. Siamo noi in ultima analisi i veri e unici artefici del nostro Universo.

Va da sé che costruire pensieri o emozioni costruttive non può prescindere dall’assumersi la responsabilità del proprio stato emotivo e coltivare verso se stessi empatia, perdono e compassione; d’altra parte, è anche vero che i pensieri costruttivi e propositivi si costruiscono concentrandoci sull’empatia, sul perdono e sulla compassione.

Possiamo intenderli come delle vere e proprie realizzazioni spirituali, delle funzioni spirituali, o processi spirituali.

La trasformazione avviene quindi come un vero e proprio processo trasformativo, che ha una sua genesi, un suo processo.

Partendo da queste basi, nel corso del seminario abbiamo condiviso lezioni teoriche, esercizi pratici, e abbiamo fatto l’anali su un percorso di visualizzazione meditativa svolto da Marco Ferrini in un recente modulo formativo specificatamente dedicato alla visualizzazione meditativa, acquisendo così un modello pratico di meditazione guidata Yoga, utile da applicare secondo tempo, luogo e circostanza in vari ambiti del colloquio.

Nei prossimi seminari di settembre e di dicembre proseguiremo con questo profondo lavoro, proprio per acquisire capacità e visione, nell’ottica di raggiungere l’ideale eccellenza nel sostegno e nell’accompagnamento umano e spirituale.

Per chi desidera approfondire queste tematiche, è disponibile la videoregistrazione di tutto il seminario
https://www.csbcounseling.org/seminario-di-formazione-avanzata-in-counseling-20210605-06