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In questo seminario sono stato bene

GIUGNO 2019 - Percorsi di accompagnamento nel viaggio dell'Anima

In questo seminario sono stato bene, un gran movimento di emozioni, tendenzialmente belle, direi poche o quasi nessuna che mi abbia urtato. Erano emozioni di condivisione, sentivo la spinta a connettermi con gli altri. È stato molto bello anche mangiare assieme, si respirava un bel clima ed è emersa anche molta sincerità e presenza. Interessante passare da momenti di alta attenzione profondi che scuotevano, a momenti di ricreazione dove si riedeva e scherzava, per poi reimmergersi di nuovo a “lavorare su se stessi”. Questo mi ha fatto percepire che i miei compagni fanno sul serio.

Da questo seminario ho capito e vissuto l’importanza della presenza, dell’esserci, poiché vedo che sono molte le situazioni dove è necessario esserci, mi vien da pensare anche semplicemente quando un persona ti chiede qualcosa che per lei è importante e non occorre che si tratti di sofferenza o chissà che problemi.

È stato il seminario dove ho preso meno appunti rispetto al solito, poiché visto gli argomenti e come era stato progettato era meglio rimanere connessi ed aperti all’ascolto.

Vedere dei compagni aprirsi, far emergere delle cose che probabilmente non avevano mai tirato fuori è stato molto potente. Ho sperimentato che quando una persona con fatica si apre e tira fuori delle parti del suo vissuto che ancora adesso la fanno soffrire è come che offrissero un dono prezioso a chi ascolta: tieni ti offro una parte di me che mi fa soffrire.

Film e letture hanno smosso parecchie emozioni, in alcune persone molto forti, questo mi fa essere sempre più consapevole della grandezza e unicità del vissuto di ogni persona.

Sto anche scoprendo sempre di più come si muovono i miei sentimenti ed emozioni ed accettarli. Giorni fa ero ad un funerale e mi sono commosso piangendo un pò, ma non era un pianto di paura ma di commozione nel sentire leggere una testimonianza da parte del figlio del defunto e la stessa cosa mi è successa ad un matrimonio due mesi fa dove solo vedere entrare la sposa mi veniva da piangere. All’inizio, in entrambi i casi vedevo la cosa come una debolezza, quasi da nascondere, come, io che faccio questo e quello lascio cadere le lacrime …… Riflettendoci mi sono reso conto che semplicemente mi sono emozionato e mi è venuto da piangere, cosi, naturalmente, erano pianti di gioia di condivisione, di connessione su quello che probabilmente provavano gli altri. Niente di male, niente da nascondere, niente da vergognarsi, sono cosi e devo imparare ad accogliermi.

Per ultimo devo dire che questi seminari mi lasciano sempre un residuo di cose da rielaborare che si protraggono per settimane per poi magari riaffiorare anche dopo qualche mese. E’ materiale vivo che si muove, poi dorme poi si rimette in movimento e questo è fantastico.

Andrea, dalle Sede del Veneto