NOVEMBRE 2019 - La predisposizione del counselor per superare i condizionamenti, false identificazioni, blocchi emozionali e difese

Approfitto, dell’ora che occorre di strada per arrivare a Udine, di fare uno scanner interiore per ricercare che tipo di emozioni mi arrivavano. In pochi secondi decido di fare auto compassione, come insegnano al centro studi Bhaktivedanda, mentre guidavo. In me prendevano forma emozioni di amore e commozione. Quanto impegno ho messo in questi anni, quanti contrasti interiori ho dovuto gestire e come sono arrivata oggi con una luce interiore sfavillante e piena di amore di Dio in me.
Mi sono lasciata andare a questo flusso, mentre il mio respiro era profondo e tonificante.
Quel padre violento, aggressivo, anaffettivo, non esisteva più nel mio inconscio, davanti me c’era un povero uomo anziano, molto preso di se, dove io leggevo fragilità e sensi di colpa.
Molta strada ho fatto da quando ho frequentato questa scuola, e la mia continua ricerca di conoscenza e insegnamenti sono rivolti a beneficio mio e di chi mi sta intorno.
Con grande gratitudine ringrazio tutte le donne e gli uomini che lavorano per prodigarsi, in attitudine di offerta, al servizio di insegnamento, i quali contribuiscono, come una grande famiglia, a fare in modo che tutti gli aspetti sia amministrativi che di aiuto a noi corsisti, siano efficaci, dove, anche grazie a me stessa, ho potuto avvicinarmi di più alla mia essenza. Non voglio dimenticare i miei compagni di corso, senza dei quali non avrei potuto avere altri punti di vista e, dove, contemporaneamente mi sono sentita accolta nelle mie fragilità.

Maria, dalla Sede del Veneto