Il programma che sarà presentato nei 4 Seminari previsti per il 2019, attraverso sezioni dinamiche ed interattive, con esercizi pratici, di condivisione ed esperienza interattiva, si muove in una sezione specifica dell’Ayurveda, ovvero quella che studia la relazione di aiuto in un senso olistico, tale sezione è chiamata sattvavajaya. La motivazione che ci ha spinto a proporre questo ciclo di seminari è conoscere e apprendere cosa afferma l’Ayurveda nell’ambito della relazione di aiuto, collegando questi concetti con un altro suo settore di straordinaria importanza, ovvero quello della bioenergetica Ayurveda, con particolare attenzione a tutto il settore dei marma, i punti vitali del corpo. In particolare il percorso di questo ciclo di seminari ha l’ambizione di definire un nuovo metodo di relazione di aiuto (che abbiamo chiamato marmasattvavajaya) in cui si combinano insieme i principi Ayurveda, collegati allo studio della relazione di aiuto e la loro applicabilità nell’ambito dell’accompagnamento umano ed interiore delle persone (sattvavajaya), con la pratica del pranayama e della pressione di precisi punti vitali del corpo (marma), strettamente collegati non solo alla funzionalità degli organi, dei dosha, dei dhatu, ma anche della mente a livello sottile, ovvero alla regolazione dei pensieri e delle emozioni. Infatti, i marma risiedono nel pranamayakosha (il corpo energetico), e svolgono un ruolo di ponte, di comunicazione ed interfaccia tra annamayakosha (il corpo fisico) e manomayakosha (il corpo mentale). Lo scopo di questo studio è avere a disposizione strumenti pratici di aiuto collegati sia ad aspetti di colloquio, quindi di maieutica, di ispirazione e incoraggiamento, che ad aspetti di rivitalizzazione del livello energetico-emozionale. Questa combinazione di discipline facilita la capacità di entrare in contatto con se stessi, con i propri pensieri, le proprie emozioni, e quindi imparare a conoscersi in maggiore profondità per sviluppare una consapevolezza che giace oltre il piano logico-razionale, ovvero in un piano più intuitivo-profondo, il livello del darshana, quel livello che collega gli tutti gli esseri viventi oltre le maschere ed i filtri della mente. A quel livello è possibile comunicare nell’autenticità dell’esperienza di sé, e lì giace il vero significato di comunicazione non-violenta (ahimsa).