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Riflessioni sul tema del perdono affrontato nel seminario di Luglio

Seminario denso di belle pratiche sul perdono. Questa volta abbiamo avuto la straordinaria opportunità di fare esperienza del perdono attraverso potenti esercizi che hanno coinvolto il piano emotivo e spirituale entrando proprio nel vivo di questo processo. Durante alcuni esercizi ci sono state delle resistenze nello stare lì e non fuggire. Il non essere uscita da quello stato meditativo mi ha dato tanto, al termine mi sono sentita più leggera e gioiosa.

Penso di avere imparato delle tecniche da ripetere e da inserire nel mio percorso di cura e guarigione ogni volta che ne sentirò la necessità. Ho capito che il perdono è un esercizio da fare quotidianamente tanto quanto il lavarsi e il cibarsi.

È stato un bel viaggio quello su questo tema: mi ha aperto un mondo, dato nuove visioni, portato nuove consapevolezze e comprensioni, fornito di conoscenze, avvicinato più a me stessa portandomi a fare dei passi verso l’Amore, l’accoglienza e la compassione.

Per rimanere sul tema della gratitudine, trattato durante il seminario, desidero esprimere il mio ringraziamento e la mia riconoscenza per questo bellissimo percorso di counseling.

Francesca, dalla Sede della Lombardia

 


 

Accolgo con gratitudine il nutrimento e la ricchezza offertami da questo importante ciclo di seminari. Riesco chiaramente ad identificare un prima ed un dopo, marcato da una più profonda consapevolezza dell’importanza del perdono e del suo ruolo cruciale nel nostro cammino evolutivo. La vita, attraverso il libero arbitrio, ci concede di scegliere se voler soddisfare l’ego o il nostro sé autentico, ed è attraverso questa “sliding door” che possiamo determinare il nostro orientamento verso gli abissi o verso le vette spirituali più alte.

Che si tratti di perdonare grandi o piccoli tradimenti e torti, commessi da persone care, da conoscenti, da sconosciuti o da noi stessi, ad ognuno di noi è concessa l’opportunità di praticare il perdono. A prescindere da quale sia il livello di partenza, ognuno di noi può e deve migliorare, perché perfezionando la propria capacità di perdonare, accederà alla compassione, accrescerà la sua capacità di amare e di vivere nella gioia spirituale.

Elena, dalla Sede di Milano