In questo nuovo ciclo di formazione avanzata in counseling parleremo di concentrazione/consapevolezza, compassione e perdono. Lo scopo è fornire strumenti avanzati per guidare se stessi e il cliente verso una progressiva trasformazione (parinama) dei condizionamenti, per sviluppare consapevolezza di sé sul piano corporeo, cognitivo, emotivo e spirituale, al fine di sperimentare la compassione, nei confronti di se stessi e degli altri, in un cammino evolutivo verso il perdono.
In sanscrito il termine che si riferisce alla concentrazione è dharana. Patanjali, nel suo yogasutra dedica parecchio spazio alla definizione di questa importante sfera del sentire profondo, che costituisce la base per la meditazione (dhyana) ed il successivo assorbimento nell’oggetto di meditazione (samadhi). La concentrazione è la base per raggiungere il primo step in un percorso di trasformazione interiore: la consapevolezza.
Quando si fa riferimento alla concentrazione, evidentemente si sottintende anche l’oggetto di meditazione, che nella fattispecie per un praticante di Yoga è costituito da un mantra. All’interno della Tradizione Yoga i mantra sono strumenti per il controllo e la trasformazione del campo mentale, ovvero facilitano l’evolversi del processo metacognitivo, che è fondamentalmente costituito dallo sviluppo dell’osservatore interiore (auto-osservazione, decentramento, gestione). Il soggetto diventa testimone dell’evolversi dei processi psichici (pensieri, emozioni), è consapevole che fanno parte di lui, ma che non sono lui (dis-identificazione), li osserva semplicemente, senza giudizio. Questa è la base per sviluppare compassione.
Parleremo quindi di compassione, e definiremo la sua funzione eccelsa nello sviluppo di sé. Osserveremo attentamente quali sono le pratiche per lo sviluppo della compassione. In questo senso, svilupperemo estensivamente il concetto di auto-compassione, per arrivare quindi a comprendere e praticare il perdono autentico, come tecnica di auto-guarigione e crescita evolutiva.