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L’inizio di un nuovo cammino

La scelta di iniziare questo percorso è maturata nel tempo, precisamente negli ultimi tre anni. Anni in cui, grazie ad un intervento al seno, è iniziato il mio processo di disidentificazione dai ruoli, specialmente sul lavoro, ma anche nelle relazioni che nel tempo avevo “vestito” come un abito. 

Dopo l’intervento, tornata a casa dall’ospedale e iniziato il periodo di restrizioni (10 marzo 2020), ho riletto il diario di Etty Hillesum divenuto il mio quaderno di guarigione.

Poi in quell’estate sono stata “guidata” a conoscere Tattvavit e Teresa.

Questi sono stati i miei pensieri mentre, scesa dal treno, sabato mattina, cercavo la sede del seminario: come un flashback, sono apparsi assieme ad un sorriso di gioia. 

Ho iniziato con la gioia di una bambina.

E sono arrivata dove dovevo arrivare: ero pronta alla chiamata, responsabile, pronta a rispondere, eccomi.

Così nella proposta di laboratorio di counseling ho sentito subito il richiamo a essere il cliente, e una volta costituito il setting, alla domanda del counselor sul tema che avrei portato in condivisione è avvenuto il mio discernimento, il mio dire sì al percorso. Avrei potuto portare in discussione diverse “stanze” di conflitto che ho attraversato, per esempio sul lavoro, con la preside, con alcune amicizie ma sarebbero state proposte “ipocrite” utilizzate per non espormi, per non affidarmi a chi si trovava di fronte a me. Così, dopo due profondi respiri, è arrivato, dal profondo, eccomi: sono qui per parlare del rapporto con mia madre.

Attraversata la soglia ho trovato un ambiente accogliente, ho riconosciuto i compagni di corso come compagni di cammino, senza differenze relazionali tra chi è all’inizio e chi alla fine del percorso. Ho trovato i docenti, ho sentito attraverso le lezioni dei docenti il cammino spirituale a cui ognuno di noi è chiamato dalla Vita. Occorre essere pronti a questa chiamata, predisposti all’ascolto di ciò che è.

Così desidero continuare questa domanda ad ogni incontro e farla divenire il diario di questo viaggio verso Dio, di questo cammino di scoperta.

 

Adriana, dalla Sede della Toscana